24 Giu SFATIAMO I FALSI MITI DEL FITNESS
Quante volte abbiamo sentito dire: “Per dimagrire basta correre!”; oppure “Per sciogliere i cuscinetti di cellulite basta sudare tanto!”; o ancora dalle femmine “Non voglio fare pesi perchè non voglio ingrossare!”
Il mondo del fitness è pieno di false credenze che portano a fare scelte sbagliate, scegliere rimedi sbagliati, spesso perdendo tempo e soldi.
VEDIAMO COSA È VERO E COSA NON LO È
Iniziamo con l’argomento più ricercato, il dimagrimento
1) Per dimagrire nel cosiddetto “girovita” basta fare tanti addominali. Non è possibile ottenere un dimagrimento localizzato attraverso esercizi che coinvolgano quella determinata area. La riduzione del grasso segue delle regole diverse e le aree nelle quali esso si concentra maggiormente sono proprio quelle che impiegano più tempo per “svuotarsi” dal grasso di riserva; proprio perchè per il corpo è la propria fonte di vita!
Il dimagrimento si ottiene attraverso un aumento delle calorie spese rispetto a quelle assunte con l’alimentazione e in questo processo l’attività fisica specifica (intensa) ha un ruolo importante.
2) La fascia addominale aiuta a perdere grasso sull’addome. L’aumento della produzione di sudore nell’area addominale non produce un consumo di grassi perchè non attiva nessun metabolismo aerobico (ciclo di krebs ecc) ma soltanto un aumento della produzione di sudore nell’area addominale con maggiori perdite di liquidi e con essi sali minerali (da reintegrare). Ciò può determinare la registrazione di un piccolo calo di peso al termine della pratica che però sarà subito ristabilito dopo la reidratazione.
3) Si può perdere peso con la pedana vibrante. L’aumento di consumo energetico derivato dall’utilizzo di pedane vibranti, senza ulteriore esercizi fisici, è del tutto trascurabile e non è certamente un modo efficace di perdere peso.
4) La corsa fa dimagrire e fa bene sempre. Correre fa bene a meno che non esistano problematiche specifiche. Si allenano gli apparati cardio-respiratorio, muscolo scheletrico e si consumano calorie. Ma se lìobiettivo è dimagrire allora la corsa non è più sufficiente, meglio “integrare” con un’attività anaerobica più o meno intensa, che coinvolga tutti i muscoli del corpo in maniera con un programmata specifico, ben strutturato, organizzato in palestra da un bravo trainer.
5) Per “sciogliere” la cellulite bisogna correre e sudare. Durante la corsa vengono sollecitati una grande quantità di muscoli, soprattutto in certe condizioni, come ad esempio quando si corre in salita o si compie uno sprint. Ma abbiamo appena detto che il dimagrimento non avviene mai in modo localizzato. Quindi praticare un’attività di tipo generale con i sovraccarichi, con costanza, associando una dieta ben bilanciata, bere molta acqua e diminuire l’assunzione di sodio, rappresenta la scelta vincente.
6) Se le donne fanno pesi si “gonfiano”. Lo sviluppo muscolare dei body-builder è frutto di lunghissimi allenamenti quotidiani con l’impiego di tecniche specifiche finalizzate all’ipertrofia. Le donne hanno un metabolismo ormonale differente dagli uomini per cui, a meno che non facciano uso di sostanze vietate e allenamenti estenuanti, non potranno mai avere sviluppi muscolari esagerati. L’attività con “i pesi” rimane per eccellenza la migliore per la tonificazione ed il dimagrimento perchè si ha un aumento effettivo del metabolismo basale. Gli studi ci dicono anche che con questa attività si ha un aumento della densità ossea, utilissima per la prevenzione dell’osteoporosi.
7) Allenarsi per meno di 1 ora non serve a niente. 20 minuti, 3-4 volte alla settimana, garantiscono più risultati di 1 ora fatta saltuariamente. La frequenza e la costanza nel tempo sono infatti più importanti della durata dell’allenamento.
Anche se, piuttosto che niente anche una passeggiata, una corsa in bicicletta, una nuotata è molto meglio, ma se vogliamo dare una scossa al metabolismo e quindi bruciare più calorie anche a riposo bisogna scegliere l’attività più adatta.
8) La ginnastica a corpo libero è meglio di quella fatta con i pesi o le macchine.
Premesso che anche a corpo libero si lavora con un sovraccarico, sfruttaando in maniera specifica il proprio corpo, la
questione vera è scegliere i carichi giusti ed eseguire i movimenti corretti per minimizzare i rischi e massimizzare il risultato.
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